Caro Lettore,
se mi permetti ti darò del tu, perché da così tanti anni abito la tua terra, la nostra terra, che mi considero un po’ come un parente stretto di tutti i friulani.
I miei semi che hai trovato assieme a questa lettera raccontano una storia antica di terre lontane. Le mie origini sono tanto remote che ormai se n’è persa memoria certa, ma si tramanda che i miei antenati provenissero dalla Mesopotamia. Nel tempo ho conquistato le tavole di Egizi e Romani, per non dire di quando allietavo i palati di sovrani come il Re Sole o gli Asburgo!
Nel mio peregrinare sono approdato anche in queste lande: da subito mi sono innamorato di questa terra, del suo clima mite e ventilato, e qui ho prosperato grazie al lavoro attento dei contadini, che attraverso i secoli ci ha portato ad ottenere risultati straordinari.
Insomma, ormai l’avrai capito, sono l’asparago bianco del Friuli Venezia Giulia, quello delle tradizionali ricette: “Tal bon uèli el sparc si tòcje/misturàt al ùf basòt/ce delizie pe tò bòcie/a gustàlu tal risòt”; oggi sono un simbolo di queste terre, della loro tradizione e della passione per ciò che di unico e buono ci dà il nostro territorio. Per la vostra cucina sono prezioso tanto quanto che per vostra salute: “Officinalis” è infatti il mio epiteto, perché grazie ai numerosi nutrienti benefici ho effetti diuretici, antinfiammatori, antiossidanti e cardiotonici.
Ma sai perché ti racconto tutto questo? Perché ho bisogno del tuo aiuto! Ho bisogno che tu sappia che per continuare ad arricchire la nostra terra ho bisogno di essere curato! Qui la terra è generosa, ma tanti sono i miei nemici: funghi e insetti mi aggrediscono e danneggiano le mie radici, il fusto, le foglie e soprattutto i miei germogli tanto apprezzati. Potete fare del bene per la mia salute, se non dimenticate di curarmi quando son malato!
Solo grazie alla vostra cura nei miei riguardi posso continuare a prosperare nei campi portando sulle nostre tavole i miei prelibati germogli e tenere alta la bandiera della tradizione culinaria italiana che tutto il mondo ci invidia.
E allora ricordarti di me, parliamone se vuoi, avrei molto da raccontarti!
Devoto sempre
Asparago Bianco del Friuli Venezia Giulia