Re re re, re un corno!
“il re della tavola”, “spezia regale”, “Re perché, dovei savei, ou læa uso na votta pæ fa profummi regalli. Poi an scovertu quantu ou lea bon a toa”, ancora dice la Sciâ Parodi, quando si vanta di me con i suoi ospiti domenicali.
E poi riprende la solita solfa: In Egitto accompagnavo le salme nell’aldilà per garantir miglior sorte, per le genti d’Oriente purificavo dalle malattie i corpi, l’anime di guerra soccorrevo da olezzi e non graditi effluvi. Ah ma non ero mica così buono per tutti! Magna Graecia e Gens Iulia rifuggevano da me, considerandomi portator di cattiva virtù.
Sono il Basilico, prestigio di questa terra, ove “le valli si celano al mare” dicevano alcuni, o dove le chiese appaion come navi a sud volte. Vanto di questi palati, reso noto in tutto il mondo dalla mia gente, stemma d’italica fattura in faccia allo straniero,
Ma vanto un corno!! Sto molto soffrendo, e a fatica vengo ascoltato.
Uno straniero mi ha attaccato, distruggendomi dentro, togliendomi l’anima. Voi ricordate di me come vostro “oro verde”, dal colore intenso e luminoso; beh, scordatevelo. Il più delle volte sono secco, moro e accartocciato. Peronospora belbahrii è l’atroce mio nemico. Fungo odioso, piccolo e insidioso.
Ebbene si, se non mi curi io posso scomparire!! E a quel punto addio paste gustose, condimenti succulenti, sfiziosi accoppiamenti. Addio bandiera di nostra terra, orgoglio culinario dal sapore italiano.
Ascoltami, proteggimi, osservami, curami. Non far piangere i tuoi fratelli contadini che di me in questi luoghi portano stemma. Quando sto male, lancia l’allarme. Trova un modo per farmi tornare splendente, unico re di questa tavola che profuma di mare, di storia e di grandi scoperte.
Tò fræ
Basilico Ligure DOP